Il libro “Giuseppe Tallarita – Un sogno spezzato” ripercorre la vicenda dell’agricoltore siciliano ucciso su mandato della Stidda per essersi opposto al passaggio abusivo di un gregge su un terreno di sua proprietà. Il pastore al quale Tallarita aveva chiesto di non far transitare le pecore nel proprio campo divenne, negli anni, uno dei killer più spietati della malavita organizzata, capo degli stiddari del comprensorio di Gela. Il 28 settembre 1990, durante lo spostamento da un covo all’altro, il pastore killer passò dalla strada che costeggiava la tenuta di Tallarita, lo vide intento al lavoro e, ricordando la sua opposizione, diede ordine ai due sicari che lo scortavano di ucciderlo.