Quello che è venuto fuori ieri sera su La 7 rivela apertamente ciò che da giorni avveniva spudoratamente anche se adombrato dalla nostra chiusura forzata nelle case: il ritorno nel loro territorio, attraverso la trasformazione in detenzione domiciliare dei peggiori boss della mafia di ieri e di oggi; è questo il frutto di un nuovo patto tra Stato e mafia.
Una massa di finti garantisti e ipocriti cosiddetti liberali permette ai peggiori capomafia, di ritornare a guidare le loro organizzazioni e i loro affari, svendendo il senso e la sovranità dello Stato di diritto per cui sono morti centinaia di eroi. E lo fanno approfittando del divieto di assembramento e dello stato di costrizione cui ci costringe il Covid-19.
Dobbiamo fare un appello al capo dello Stato, perché intervenga immediatamente a salvaguardia del lavoro svolto da tanti magistrati e poliziotti e perché vengano allontanate e eliminate ambiguità e cedimenti nei tribunali di sorveglianzia e nei DAP, perché venga sottratta la responsabilità di decisioni così importanti a singole Istituzioni e a singoli individui esposti a ogni pressione e ricatto....
Si tratta di una nuova resistenza culturale e civile che deve partire dalle case per aiutare tutti coloro che stanno opponendosi nello Stato e per lo Stato contro un degrado e una resa silenziosa alle forze criminali.
Giuseppe Teri, Vice-Presidente della Scuola di formazione A. Caponnetto
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